Situato tra gli ultimi lembi collinari del Monte Amiata e la Val d’Orcia, al confine tra la provincia di Grosseto e quella di Siena, Seggiano è un borgo ricco di storia, circondato da olivi, castagni e corsi d’acqua. Si trova a 491 metri s.l.m., a metà strada tra il Monte Amiata e la valle. Appena più in alto si trova la frazione di Pescina, piccolo borgo turistico famoso anche per i raffinati ristoranti.
Questo territorio è conosciuto in primo luogo per l’olio d’oliva, qui infatti viene coltivata una particolare e pregiata cultivar: l’Olivastra Seggianese, ma è anche un luogo ricco di testimonianze artistiche e culturali del passato, oltre che di tanti altri prodotti enogastronomici.
Seggiano vanta una lunga storia. Di probabile origine etrusca, fu nel medioevo prima sotto la giurisdizione dell’Abbazia del San Salvatore, poi si sviluppò come comunità autonoma e nel 1265 passò sotto il governo di Siena. Con la caduta della Repubblica di Siena nel 1559, Seggiano entrò a far parte del dominio mediceo seguendone il destino. Il paese ha mantenuto intatto il suo aspetto medievale e le sue origini rurali. La cinta muraria con le tre porte (Porta del Mercato, Porta degli Azzolini e Porta di San Gervasio) è quasi interamente riconoscibile.
Anche i luoghi di culto rappresentano il legame con questo antico passato. Primo fra tutti per la maestosità il Santuario della Madonna della Carità, ma anche la Chiesa di San Bartolomeo, l’Oratorio di San Rocco e la Chiesa del Corpus Domini in cui sono conservate le reliquie di San Bernardino. Nella campagna circostante, seguendo la Valle degli olivi è possibile scorgere il Castello del Potentino e poco più avanti si trovano i ruderi del Convento del Colombaio, antico complesso monastico.
Lo cinge tutto all'intorno una vaga corona di grossi, vetusti e sempre verdi ulivi, sopra dei quali sembra si adagi come un nido di cupo verde a riflessi d'argento; sicché il suo aspetto esteriore non manca di sorprendere con vaga attrattiva di pittoresca bellezza
(P. Alessandro da Seggiano).
Se queste costruzioni rappresentano il legame con il passato, il Museo dell’Olio e il Giardino di Daniel Spoerri rappresentano invece il legame con l’innovazione e l’arte. Particolare rilevanza è rivestita dal Museo dell’Olio per il connubio tra tradizione e sperimentazione. Al suo interno, infatti, è stata creata un’installazione unica nel suo genere: un olivo alimentato con tecnologia aeroponica sospeso con le sue radici sul cisternone. Da visitare anche il Giardino di Daniel Spoerri, un parco artistico che si estende per sedici ettari e che contiene 113 installazioni.
Il territorio di Seggiano, così come tutto il Monte Amiata, è anche meta per gli appassionati degli sport invernali, ma anche degli amanti del trekking e della Mountain bike. Numerosi i sentieri che si possono percorrere a piedi, a cavallo e in bicicletta. Per chi invece preferisce la pesca a Pescina può trovare un laghetto di pesca sportiva.
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